CAPOEIRA
ARTE BRASILEIRA
La capoeira (pronuncia: Capuéra) è un'arte marziale brasiliana creata principalmente dai discendenti di schiavi africani nati in Brasile con influenzia indigena brasiliana, caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti (per questo spesso scambiata per una danza).
La storia della capoeira è molto complessa e difficile da tracciare in maniera precisa, soprattutto per la carenza di documenti scritti al riguardo e per la distruzione di questi dopo l'abolizione della schiavitù in Brasile; di certo sappiamo che trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per essere deportati in Brasile.
Alcuni schiavi si organizzarono in comunità indipendenti, nei villaggi detti quilombos. Questo periodo fu sicuramente un catalizzatore dello sviluppo della capoeira. Uno di questi villaggi, Palmares, all'epoca probabilmente collocato nello Stato nordestino Alagoas, è assurto a simbolo della lotta degli schiavi contro i loro carnefici. Fondato nel 1610, il primo Palmares sopravvisse per più ottant'anni resistendo all'incalzare dei portoghesi; fu distrutto nel 1695 dopo un assedio di 5 anni e 9000 soldati impiegati.
I primi documenti che parlano di capoeira risalgono al 1624, si tratta di diari dei capi di spedizione incaricati di catturare e riportare indietro gli schiavi neri che tentavano di scappare. Questi documenti fanno riferimento ad uno strano modo di combattere, "usando calci e testate come fossero veri animali indomabili".
Il mito diffuso è che la capoeira fosse un modo per gli schiavi di allenarsi a combattere dissimulando, agli occhi dei carcerieri, la lotta con la danza. Questo può essere vero solo per uno stadio molto primitivo del suo sviluppo, perché in realtà la pratica della capoeira a partire dal 1814 venne vietata agli schiavi, assieme ad altre forme di espressione culturale, principalmente per impedirne l'aggregazione, anche se alcune fonti dicono che questa forma di arte marziale ha continuato ad esistere e svilupparsi considerando il fatto che sia sopravvissuta fino ai nostri giorni.
Il 1888 fu l'anno di liberazione dalla schiavitù, ma gli schiavi liberati non ebbero modo di integrarsi facilmente nel tessuto socio-economico. La capoeira fu presto associata alla delinquenza di strada, tanto da venire proibita a livello nazionale già dal 1892. La pratica della capoeira rimase clandestina (da questo deriva l'uso per ogni capoeirista di un apelido, un soprannome), spesso violenta e praticata solo nelle strade da individui malfamati, schedati appunto dalla polizia come capoeiras.
Nel 1930 la politica nazionalistica del presidente/dittatore Getúlio Vargas, in cerca di uno sport da promuovere come sport nazionale, dette l'opportunità a Mestre Bimba di riscattare la capoeira con lo stile di "Lotta Regionale di Bahia", da lui ideato.
Nel 1932 gli venne permesso di aprire la prima academia nella quale impose anche delle regole di disciplina per ripulire la cattiva immagine che l'opinione pubblica aveva della capoeira. Dopo una pubblica esibizione di Mestre Bimba e dei suoi allievi finalmente lo sport ebbe il suo riscatto, e cominciò la sua lenta ascesa.
Nel 1974 la capoeira è stata riconosciuta come sport nazionale brasiliano. Nel 1957 Mestre Canela porta la capoeira in Italia, prima a Roma dove istruisce qualche allievo, poi sposta il suo gruppo a Viterbo. Nel 2007 ha festeggiato i cinquant'anni della capoeira in Italia con una gara nella palestra della verità di Viterbo.
La capoeira è divisa in diversi stili: la capoeira Primitiva, la capoeira Angola, la capoeira Regional, la capoeira Estilizada, la capoeira Contemporanea.
Nella maggior parte dei gruppi di Capoeira Angola non esistono corde, né gradi che distinguano l'abilità o il tempo di pratica di un capoerista (ad eccezione del Mestre). Alcuni mestre di capoeira angola concedono il titolo di "trenel" o "professor" ad alunni già in grado di insegnare.
Nell'accademia di mestre Bimba esistevano graduazioni molto semplici, che servivano a distinguere - con l'attribuzione di un fazzoletto colorato - gli allievi principianti da quelli avanzati (formados). Oggi molte scuole di capoeira regional contemporanea usano il "cordao" o "cordel" (corda): nella capoeira è l'equivalente delle cinture nelle arti marziali come karate e jūdō. Viene assegnato durante una cerimonia detta batizado (battesimo). Spesso consiste in una treccia di nove fili ed è adottato nella Capoeira Regional e da alcuni gruppi di Angola. Ogni scuola ha il suo peculiare sistema di cordel, ciò rende impossibile giudicare il livello di un capoeirista solo dal colore del cordel se non si conosce la scuola.
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